UNA STIMA DELLE PERCORRENZE MEDIE ANNUE DELLE AUTOVETTURE
A cura di Lucia Pennisi (ACI)
Le informazioni relative alle percorrenze dei veicoli utilizzate in questa parte del lavoro sono prelevate dai dati dell'Aci Control Service (controlli effettuati nel 1996 e 1997) e dai dati relativi alle statistiche degli incidenti stradali Istat/Aci (dati del 1998). L’ACI Control Service è un servizio che alcuni Automobile Clubs offrono ai loro associati ed, in genere, ai residenti nel territorio dell’A.C. al più dietro corresponsione di una simbolica commissione. Alcuni carri-diagnosi, con personale specializzato, vengono posti per alcuni giorni a disposizione di chi voglia far controllare le funzionalità della propria autovettura.
L'Aci,
attraverso dei controlli effettuati con i propri carri diagnosi, raccoglie
informazioni relativamente alle condizioni dei veicoli sottoposti a verifica. I
veicoli ispezionati sono esclusivamente autovetture e i dati raccolti
(attraverso un modello da compilare al momento del controllo) riguardano lo
stato di tutte le parti principali di un autoveicolo: le condizioni dei
pneumatici, degli impianti di illuminazione e segnalazione, dell'impianto
frenante nonché delle sospensioni, dello sterzo, della scocca e delle emissioni
inquinanti. Nella scheda è presente una parte relativa alle caratteristiche
tecniche dell'autovettura (marca, modello, cilindrata, alimentazione, anno di
immatricolazione) e una parte relativa alle condizioni delle singole parti controllate.
Tra i dati tecnici dell’autovettura vengono registrati anche i chilometri
percorsi.
I dati presi in
esame riguardano le schede relative ai controlli effettuati nel corso del 1996
e del 1997; il collettivo esaminato ha una numerosità di 29.724 veicoli.
Sottolineiamo, comunque, il fatto che tali veicoli potrebbero non essere
rappresentativi dell'intero parco automobilistico italiano, poiché non si
tratta di un campione casuale ma di persone che, volontariamente, sottopongono
a controllo la propria autovettura.
Ad una prima analisi
incrociata, dell'anno di immatricolazione e dei chilometri percorsi, ci si è accorti che in alcuni casi (soprattutto
nelle vetture più anziane) il numero di chilometri registrati risultava troppo
esiguo. Il motivo è da ricercarsi nelle caratteristiche tecniche di alcuni
contachilometri: negli autoveicoli più vecchi era usuale installare degli
strumenti composti da cinque cifre, quindi non sufficienti a registrare le
centinaia di migliaia di chilometri. Una volta arrivati a quota 99.999
chilometri, infatti, lo strumento di questo tipo si "riazzera"
tornando a 00.000. Per questo motivo, non potendo scegliere di volta in volta
se considerare uno, due o tre giri completi del contachilometri, si è preferito
procedere a scartare dette osservazioni effettuando, quindi, una ripulitura dei
dati.
La distribuzione delle autovetture secondo la cilindrata
e il tipo di alimentazione viene riportata nelle tavole 4.2a e 4.2b; l'analisi
di tali distribuzioni mette in evidenza come le vetture alimentate a benzina
(sia essa con o senza piombo) siano prevalentemente di piccola cilindrata
(quasi il 56% è al di sotto dei 1300 cc), mentre quelle alimentate a gasolio
siano di cilindrata più elevata, facendo rilevare valori significativi a
partire dai 1501 cc. Dalle stesse tavole emerge che le numerosità delle auto
esaminate, distinte secondo il tipo di alimentazione, sono notevolmente
diverse: i veicoli alimentati a benzina sono circa l'85% di quelli osservati,
quelli alimentati a gasolio il 9,5%, mentre poco più del 5% sono i veicoli
alimentati a gas (gpl o metano). Tali ripartizioni percentuali possono essere
considerate rappresentative di tutte le autovetture presenti in Italia, come si
evidenzia dalle tavole 4.3a e 4.3b dove vengono presentate le distribuzioni
delle autovetture componenti il parco circolante italiano secondo il tipo di
alimentazione relativamente a tutto il periodo 1990-1998. L'anzianità delle autovetture è
stata ottenuta sottraendo, per ciascun veicolo, l'anno di prima immatricolazione
all'anno di rilevazione; la distribuzione dei veicoli secondo detta quantità,
sempre secondo il tipo di alimentazione, viene riportata nelle tavole 4.4a e
4.4b. Poco più del 24% degli autoveicoli appartiene alla categoria "10
anni ed oltre", con quelli alimentati a gasolio leggermente più numerosi.
Dal momento che i dati di partenza riguardano i controlli
in officina avvenuti durante tutto l'arco dell'anno, le percorrenze
chilometriche sono fortemente influenzate dalla distanza tra il mese di immatricolazione
dell’autoveicolo e il mese in cui lo stesso è stato controllato. La distorsione
dovuta a questa differenza è, ovviamente, più evidente per i veicoli
immatricolati e revisionati nello stesso anno, mentre il suo peso diminuisce
all’aumentare della anzianità dell'autoveicolo. Per cercare di eliminare tale
influenza occorre introdurre un fattore di correzione che tenga conto delle
quote di anno in cui effettivamente tali autovetture possono aver circolato.
Questo fattore può essere determinato in base alla media di tutti i casi
possibili di un veicolo immatricolato e controllato in officina nello stesso
anno; l’ipotesi che viene fatta, inoltre, è quella di immatricolazioni costanti
nei diversi mesi dell’anno. La matrice triangolare superiore (per il vincolo
precedentemente descritto) che ne deriva è riportata nella tavola 4.5. In altre
parole, se un autoveicolo immatricolato nel mese di gennaio viene controllato
nel mese di giugno, allora risulterà che esso potrà aver circolato per cinque
mesi, mentre se il controllo avviene nel mese di dicembre i mesi di
circolazione saranno pari ad undici; analogo ragionamento può essere fatto per
tutti gli altri casi della matrice triangolare superiore.
Effettuando una
media di tutti i valori possibili relativi ad un’autovettura privata
immatricolata e controllata nello stesso anno, è possibile determinare la quota
di anno in cui, in media, questi veicoli hanno circolato. Il valore che risulta
dal calcolo della media è pari a 4,33; in altre parole tali autovetture avranno
circolato in media per 4,33 mesi, valore che è pari al 36% di un anno intero.
Pertanto il valore 0,36 può essere utilizzato come fattore di correzione per i
veicoli che presentano una anzianità pari a "0 anni"; i chilometri
medi annui dei veicoli appartenenti a tale categoria, quindi, saranno pari ai
chilometri osservati diviso il fattore di correzione.
Dopo aver effettuato la correzione per i valori dei
chilometri rilevati per le autovetture più recenti, si è pensato di calcolare i
decili (valori soglia al di sotto dei quali si situa il 10, 20…% della
distribuzione) della distribuzione dei chilometri medi annui, in modo da
analizzare le diverse distribuzioni; tale calcolo è stato effettuato anche per
le distribuzioni parziali relative ai veicoli appartenenti a ciascuna tipologia
di alimentazione. I valori ottenuti per ciascuna distribuzione sono riportati
nella tabella 4.6.
Il valore ottenuto in
corrispondenza del primo decile (0,10%) indica quel valore a sinistra del quale
vi sono il 10% dei casi; in altre parole, il 10% delle autovetture private,
oggetto di analisi, ha percorso fino a 5.645 chilometri l'anno
indipendentemente dal tipo di alimentazione. Analogamente, il 50% dei veicoli
esaminati percorre in media fino a 11.375 chilometri l'anno, mentre il 90% fino
a 23.044. Dalla tabella precedente si evidenzia come le autovetture alimentate
a benzina siano quelle che mediamente percorrono un numero di chilometri l'anno
inferiore, mentre quelle con le percorrenze più elevate risultano alimentate a
gasolio; prendendo in considerazione il quinto decile, si ha che il 50% delle
autovetture percorre mediamente fino a circa 10.500 chilometri l'anno se
alimentate a benzina, 20.900 se a gasolio, 15.280 se a gpl e 15.590 se a
metano.
Al fine di raggruppare i valori relativi alle percorrenze
chilometriche medie annue sulla base dei risultati precedenti, sono state
costruite sette classi differenti; la distribuzione delle stime chilometriche
annue così ottenute, sempre distinte per tipo di alimentazione, è riportata
nelle tavole 4.7a e 4.7b. Poco più dell' 83% delle autovetture percorre
mediamente tra 5.001 e 30.000 chilometri l'anno, con notevoli differenze tra
quelle alimentate a benzina (il 77% tra 5.001 e 20.000) e quelle a gasolio
(quasi il 70% tra 10.001 e 30.000). Tali risultati sono in linea con le diverse
caratteristiche dei due tipi di veicoli: quelli a gasolio sono, in genere, di
cilindrata più elevata e vengono scelti da coloro che, per il minor costo del
gasolio e per il miglior rendimento del motore, prevedono di utilizzare
maggiormente il veicolo durante l'anno.
Nelle tavole
4.8a, 4.8b e 4.8c vengono riportate le distribuzioni (rispettivamente dei
valori assoluti, dei valori percentuali per riga e per colonna) delle
autovetture secondo l’ anzianità e la cilindrata; in questo modo è possibile
arricchire la conoscenza delle caratteristiche del parco veicoli sottoposto ad
esame. Tali distribuzioni vengono calcolate anche distinguendo i vari tipi di
alimentazione. Dall'analisi di queste distribuzioni emerge che l' 84,3% delle
macchine di piccola cilindrata (quelle fino a 1300cc) hanno un' anzianità
compresa tra i 3 e i 14 anni; al crescere della cilindrata, in ogni caso, non
si notano notevoli differenze nell'anzianità.
La distinzione
delle autovetture secondo la cilindrata e il tipo di alimentazione è stata
considerata anche in relazione alle percorrenze chilometriche medie annue, in
modo da evidenziare le peculiarità relative a ciascun caso specifico; nelle
tavole 4.9a e 4.9b vengono riportate tali distribuzioni. Come ci si poteva
aspettare, al crescere della cilindrata aumenta la percorrenza chilometrica
media annua; circa l'86% delle autovetture "fino a 1000cc", infatti,
ha percorso mediamente meno di 20.000 chilometri l'anno indipendentemente dal
tipo di alimentazione, mentre man mano che si considerano cilindrate più
elevate, la quota di veicoli appartenenti a tale classe di percorrenza scende
fino al 43% per le vetture "oltre i 2000cc". In altri termini la
tavola mostra come, al crescere della cilindrata, la distribuzione della tavola
4.9b tende a spostarsi di una classe di percorrenza. Tale risultato viene
confermato, anche, se si considera la distinzione tra le vetture a benzina e
quelle a gasolio; esaminando i due collettivi, inoltre, si evidenzia come nelle
vetture a gasolio la percorrenza chilometrica media annua sia, mediamente, più
elevata di una classe di percorrenza rispetto alle analoghe vetture a benzina.
In generale oltre il 77% delle vetture alimentate a benzina percorre da un
minimo di 5.000 a un massimo di 20.000 chilometri, mentre poco più dell'80% di
quelle a gasolio percorre tra 10.000 e 40.000 chilometri l'anno.
Al fine di cercare di analizzare eventuali differenze di
comportamento tra gli automobilisti residenti in diverse regioni del nostro
Paese, si è pensato di calcolare le percorrenze chilometriche medie annue dei
veicoli, distinte per tipo di alimentazione, dividendo l'Italia in cinque
grandi aree geografiche (Nord-Est, Nord-Ovest, Centro, Sud, Isole); la
definizione dei confini per ciascuna di tali aree, definite dall'aggregazione
di alcune regioni amministrative, viene riportata nella tavola 4.10. La scelta
di zone così ampie è dovuta al fenomeno oggetto di studio: i chilometri
percorsi dal veicolo, non possono essere confinati nè a livello provinciale nè
a livello regionale, poiché è facile ipotizzare che nell'arco dell'anno si
attraversino più volte i confini della propria regione durante i propri
spostamenti. D'altro canto, limitando l'analisi alle autovetture, la
ripartizione geografica più ampia permette di cogliere la maggior parte dei
movimenti dell'autoveicolo, anche se sfuggono quelli delle vacanze che, con
molta probabilità, prevedono spostamenti tra le varie ripartizioni geografiche.
I valori ottenuti per le singole distribuzioni relative a ciascuna area
geografica vengono riportate nelle tavole 4.11a, 4.11b e 4.11c. In tutte le
ripartizioni, la percorrenza media annua si situa al di sotto dei 20.000 km per
più del 505 delle autovetture esaminate; tuttavia è da notare che al centro, la
sud e nelle isole vi è anche una percentuale non trascurabile di autovetture
che percorrono tra 20.000 e 30.000 km annui.